Energia anche senza il sole: la rivoluzione dei pannelli ibridi
L’energia solare è da anni protagonista della transizione energetica, ma la sua efficacia è sempre stata legata alla presenza del sole. Finora. Grazie a un’innovazione sviluppata da un team di ricercatori della Soochow University, nasce un pannello solare ibrido capace di generare energia anche in condizioni di pioggia.
Si tratta di un dispositivo di nuova generazione in grado di produrre elettricità sia tramite la luce solare che sfruttando le gocce di pioggia, grazie a un doppio meccanismo di funzionamento: la conversione fotovoltaica e l’effetto triboelettrico.
Come funziona il pannello ibrido sole-pioggia
La struttura innovativa del pannello prevede l’integrazione di un nanogeneratore triboelettrico (TENG) nello strato superiore di una cella solare convenzionale. Quando piove, le gocce d’acqua scorrono sulla superficie del pannello creando attrito tra due polimeri trasparenti, generando così cariche statiche che vengono convertite in energia elettrica.
I materiali coinvolti sono il PDMS (polidimetilsilossano), un polimero trasparente che costituisce lo strato superiore, e il PEDOT:PSS, un polimero conduttivo usato per lo strato inferiore. Il risultato è un pannello in grado di funzionare sia con il sole che con la pioggia, senza compromessi.
Energia continua, giorno e notte, con ogni meteo
Una delle caratteristiche più sorprendenti di questo sistema è la sua capacità di funzionare in ogni condizione atmosferica e persino di notte, purché ci sia pioggia. Sebbene la quantità di energia prodotta con l’effetto triboelettrico sia inferiore rispetto al fotovoltaico, è comunque sufficiente a garantire una fornitura continua di elettricità nei momenti in cui i pannelli tradizionali non operano.
I test di laboratorio hanno evidenziato un picco di tensione di 2,14 volt e una corrente di cortocircuito di 33 nanoampere. Valori ancora modesti, ma che rappresentano una base promettente per ulteriori sviluppi tecnologici.
Compatto, leggero e adatto a ogni clima
Il pannello ibrido sviluppato dalla Soochow University si distingue anche per essere leggero, compatto e facile da produrre. L’utilizzo di un solo elettrodo per le due funzioni principali (fotovoltaica e triboelettrica) consente di abbattere i costi di produzione, rendendo questo prodotto una soluzione accessibile nel medio termine.
Secondo le stime del team di ricerca, il pannello potrebbe essere disponibile sul mercato entro 3-5 anni, aprendo nuove possibilità in zone dove il sole è poco presente e le precipitazioni frequenti.
Una nuova prospettiva per il solare del futuro
Questa tecnologia dimostra come il solare possa evolversi e adattarsi, superando i suoi limiti tradizionali. Poter contare su pannelli capaci di funzionare anche con la pioggia rappresenta un salto di qualità per la resilienza dell’energia pulita.
Non si tratta di una competizione tra fonti rinnovabili, ma di una sinergia tecnologica in cui ogni innovazione contribuisce a un sistema energetico più efficiente, flessibile e sostenibile.
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