Incentivi per l’autoproduzione di energia rinnovabile
È stato lanciato un nuovo programma di finanziamento da 262 milioni di euro per sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici da parte delle imprese del Sud Italia. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) nell’ambito del programma PNRIC 2021–2027, mira a rafforzare la competitività delle regioni meridionali e ad accelerare la transizione ecologica del Paese.
La misura incentiva l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, consentendo l’integrazione di sistemi di accumulo elettrochimico e sostenendo progetti che combinano sostenibilità e indipendenza energetica.
Chi può partecipare
Il bando è aperto alle imprese di ogni dimensione, comprese le reti di impresa con personalità giuridica. Il 60% delle risorse complessive è riservato alle PMI, di cui almeno un quarto destinato a micro e piccole imprese. Le regioni ammissibili sono Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, individuate come aree con alto potenziale di sviluppo.
Progetti ammissibili
Gli interventi ammessi riguardano la realizzazione di impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo immediato dell’energia prodotta. È inoltre possibile integrare sistemi di accumulo elettrochimico, posizionati dietro al contatore, per consentire l’uso differito dell’energia. Restano invece esclusi i progetti che prevedono unicamente l’installazione di sistemi di accumulo.
Gli impianti dovranno rispettare specifici requisiti tecnici:
- Potenza nominale compresa tra 10 kW e 1.000 kW;
- Installazione su edifici esistenti o su coperture di strutture produttive, artigianali o industriali;
- Localizzazione in Comuni con oltre 5.000 abitanti all’interno delle regioni ammesse.
L’energia prodotta che non viene utilizzata né accumulata dovrà essere ceduta gratuitamente al GSE per un periodo di 20 anni, a supporto della rete nazionale e della sostenibilità del sistema energetico complessivo.
Spese ammissibili
Il bando copre un ampio ventaglio di costi legati alla fornitura, trasporto e installazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici, inclusi i sistemi di accumulo dove previsti. Tra le spese ammissibili rientrano anche la connessione alla rete elettrica nazionale, le operazioni di collaudo e messa in servizio, oltre alle opere civili strettamente necessarie all’installazione. Tutti i beni dovranno essere nuovi di fabbrica, acquistati a prezzi di mercato e solo dopo la presentazione della domanda.
Per quanto riguarda i pagamenti, è obbligatorio l’utilizzo di strumenti tracciabili come bonifici bancari o RI.BA., così da garantire la piena trasparenza delle operazioni.
Non sono invece ammissibili:
- contratti di leasing o locazione finanziaria;
- acquisti di beni usati o rigenerati;
- lavori eseguiti in economia;
- spese inferiori a 500 euro (IVA esclusa) per singolo bene.
Sono inoltre previsti limiti di costo unitari calcolati in base alla potenza dell’impianto, espressi in euro per kW o kWh, per assicurare l’efficienza e la sostenibilità economica dei progetti.
Tipologia e intensità degli incentivi
Gli incentivi sono concessi sotto forma di contributo in conto impianti, nell’ambito della dotazione finanziaria di 262 milioni di euro. La percentuale di sostegno varia in base alla dimensione dell’impresa:
- 58% per le piccole imprese
- 48% per le medie imprese
- 38% per le grandi imprese
Sono previste maggiorazioni: i progetti che utilizzano moduli fotovoltaici iscritti al “Registro delle tecnologie per il fotovoltaico” (categorie B o C) possono ricevere un bonus aggiuntivo del 5%. Inoltre, le imprese in possesso della certificazione ISO 50001 ottengono un ulteriore incremento del 2% su tutte le spese ammissibili. Il contributo non è cumulabile con altri aiuti di Stato per gli stessi costi.
Modalità di presentazione
Le domande devono essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma dedicata disponibile sul sito del GSE. Il periodo di presentazione aprirà alle ore 10:00 del 3 dicembre 2025 e si chiuderà alla stessa ora del 3 marzo 2026. Il processo è gestito dalla Direzione generale per i programmi e gli incentivi finanziari del MASE, con il supporto tecnico-specialistico del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Un’opportunità strategica per il Sud
Secondo il Ministro Gilberto Pichetto, questa misura “sostiene concretamente le imprese impegnate nella transizione alle rinnovabili, in particolare al Sud. È un segnale importante per un’area del Paese il cui sviluppo è decisivo per il futuro energetico dell’Italia.”
L’iniziativa rappresenta un passo concreto per rafforzare la competitività locale, promuovere l’autoconsumo e accelerare la transizione verde nelle regioni che più ne hanno bisogno.
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